Le nuove regole per le pensioni si stanno concretizzando per quest’anno. Ci sono tante cose che stanno cambiando e quindi, se stai pensando di andare in pensione, dovresti cominciare a tenerti informato per organizzarti e pianificare al meglio tutto quello che ti aspetta. Se ti stai domando cosa cambierà, qui sei nel posto giusto.
Il governo ha messo mano al sistema pensionistico con nuove misure pensate per dare anche più flessibilità a chi vuole lasciare il lavoro prima del tempo, ma allo stesso tempo, si vuole dare un incentivo in più (economico) perché, invece, decide di rimanere qualche anno in più. Questa riforma non riguarda solo i numeri, ma propria qualità di vita.
Età e contributi
Partiamo dalle basi: l’età per la pensione di vecchiaia resta fissa a 67 anni, con almeno 20 anni di contributi. Nulla di nuovo qui. Però, se stavi pensando a un’uscita anticipata, la buona notizia è che ci sono delle alternative più flessibili rispetto al passato. Una di queste è Quota 103, che ti permette di andare in pensione con 62 anni di età e almeno 41 di contributi. Ma occhio: c’è un tetto massimo all’assegno pensionistico fino a 67 anni, quindi non aspettarti cifre altissime subito.
Inoltre, le donne possono ancora conta su Opzione Donna che nel 2025 consente di uscire dal mondo del lavoro con 35 anni di contributi, ma con un’età variabile tra i 59 e 61 anni, a seconda del numero di figli. L’idea è quella di premiare chi ha diviso il proprio tempo tra lavoro e famiglia. Poi c’è l‘APE sociale, che rimane anche quest’anno. Se hai almeno 63 anni e 5 mesi e hai svolto lavori gravosi, sei disoccupato, un caregiver o hai una disabilità, potresti avere diritto alla pensione anticipata con almeno 30 anni di contributi.
Ecco tutte le novità
E se invece di congedarti dal lavoro decidessi di restare un po’ più a lungo? Per chi ha raggiunto i requisiti per la pensione anticipata ma sceglie di restare, il governo ha introdotto un incentivo interessante, il cosidetto Bonus Maroni. Tradotto: se decidi di continuare a lavorare, non paghi più contributi a tuo carico, e quella parte di soldi viene direttamente aggiunta alla tua busta paga. Ma facciamo un elenco su tutte le novità pensionistiche:
- Pensione di vecchiaia: resta a 67 anni con 20 anni di contributi.
- Quota 103: pensione a 62 anni con 41 anni di contributi.
- Opzione Donna: pensione a 59-61 anni con 35 anni di contributi, a seconda dei figli.
- APE Sociale: confermata per lavori gravosi, caregiver e disoccupati.
- Bonus Maroni: se rimani a lavorare, non paghi contributi e guadagni di più.
- Pensioni minime: salgono a circa 616,67 euro al mese.
- Utilizzo della previdenza complementare: puoi integrare la pensione con fondi privati.
E qui arriva la domanda più richiesta: meglio smettere di lavorare subito o aspettare qualche anno? Beh, la risposta dipende da te. Se hai già maturato i contributi e hai una pensione adeguata, potresti goderti la meritata libertà. Ma se i nuovi incentivi ti permettono di guadagnare di più rimanendo qualche anno in più, potrebbe valere la pena aspettare un po’.
Una cosa è certa: queste regole non saranno le ultime. Il governo sta già studiando nuove riforme per i prossimi anni, e alcuni esperti parlano di un possibile passaggio definitivo al sistema contributivo puro. Quindi, se sei vicino alla pensione, tieni gli occhi aperti: le opportunità ci sono, basta sapere come sfruttarle al meglio.